Perché pagare un servizio come quello scolastico che sarebbe garantito di diritto?
È una domanda legittima, che sorge dalle notizie di realtà scolastiche private che hanno agito nella malafede truffando lo Stato e i cittadini, e che per questo sono state punite. Può l’immagine di tutti i servizi scolastici privati venir messa in discussione per l’errore di alcuni, di altri? Ce lo siamo chiesti, per questo abbiamo iniziato a creare dei contenuti per le pagine del nostro sito, in cui vi racconteremo chi siamo e quali sono i valori che come un faro guida ci sostengono nel nostro mestiere di insegnanti.
Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, nonché principio sancito nel diritto internazionale dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU.
Vediamo insieme che cosa dicono il diritto internazionale ed italiano in merito al diritto all’istruzione
La dichiarazione universale dei diritti umani:
art. 26
“Ognuno ha diritto ad un’istruzione. L’istruzione dovrebbe essere gratuita, almeno a livelli elementari e fondamentali. L’istruzione elementare dovrebbe essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale, dovrebbero essere generalmente fruibili, così come pure un’istruzione superiore dovrebbe essere accessibile sulle basi del merito”
Costituzione della Repubblica Italiana, la legge fondamentale dello Stato italiano:
art. 34
“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”
Il diritto allo studio è quindi garantito dal diritto internazionale e italiano
L’istruzione, insieme con il lavoro e la salute, rappresenta uno dei tre perni su cui si muove e orienta la nostra società. L’istruzione e la formazione dal punto di vista umano dell’individuo consentono lo sviluppo della società nella direzione della prosperità e della conciliazione dei conflitti. Queste sono le fondamenta del nostro vivere in società.
Perché allora l’istruzione non statale nella nostra realtà non è vista di buon grado dal sentire comune?
Dove nasce il pregiudizio?
La gratuità dell’istruzione è determinata dal fatto che si tratta di un diritto fondamentale garantito, come abbiamo visto, dal diritto internazionale e dal diritto italiano.
Tale gratuità garantisce a tutti l’accesso agli stessi servizi di pari qualità, senza distinzioni di genere, reddito, religione, provenienza. L’accesso aperto a tali servizi gratuiti permette apparentemente a chiunque di competere ad armi pari con i coetanei e di poter emergere per merito.
Questo potrebbe essere valido se tutti fossimo uguali, ovvero se effettivamente il servizio statale riuscisse a rimuovere tutte le differenze che portano alcuni studenti ad avere meno strumenti di altri per riuscire o per raggiungere i propri obiettivi.
È al momento impossibile per un servizio statale che si rivolge alla massa, rimuovere tutte le differenze che possono portare dei giovani coetanei a non competere allo stesso livello, per quanto tuttavia gli strumenti a sua disposizione siano molti, come gli sforzi profusi.
La scuola paritaria non statale è sia alternativa che complementare rispetto alla scuola statale
Il Liceo Alberti è una scuola non statale, ovvero gestita da privati, paritaria, ovvero equiparata dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università alla scuola statale. La scuola paritaria non statale, come la sanità privata, è sia alternativa che complementare rispetto alla scuola statale.
Alternativa
Alternativa nell’offerta formativa, potendo offrire quei percorsi di formazione che non sempre la scuola statale riesce a garantire sul territorio per motivi di varia natura, come il necessario numero minimo di iscritti per classe.
Complementare
– per i vari servizi e per le attenzioni che è in grado di garantire trattandosi di una realtà radicata nel territorio, quindi consapevole delle richieste del mercato,
– per l’opportunità di garantire classi numericamente contenute, capaci di offrire allo studente il tempo necessario per interagire con l’insegnante e quindi acquisire maggiore padronanza della materia
– per gli insegnanti selezionati sulla base delle competenze
– per la flessibilità entro certi limiti garantita allo studente per poter gestire attività parallele allo studio come lo sport o la musica
– per la flessibilità, sempre entro certi limiti, offerta allo studente per personalizzare davvero il proprio percorso di studi
Quali diritti e quali riconoscimenti per gli studenti della scuola paritaria non statale?
Abbiamo visto insieme che il sistema nazionale garantisce a tutti il diritto all’istruzione primaria fondamentale.
Per la formazione secondaria, necessaria alla specializzazione in vista del mondo universitario o del lavoro, lo Stato riconosce la validità dei titoli di studio conseguiti in una serie di istituti di formazione, come descritti a questa pagina, non potendo garantire esso stesso come istituzione tutti i servizi e tutte le modalità di fornimento di tali servizi legati all’istruzione.
Sono previsti da parte dello Stato dei contributi per le famiglie che iscrivono i figli nelle scuole paritarie non statali, proprio per il motivo sopra spiegato, e vengono elargiti nella forma della detrazione dalle tasse.
Altro aspetto di questo pregiudizio potrebbe essere legato all’idea “pago, dunque sono promosso automaticamente”. In realtà gli istituti paritari non statali sono tenuti a ferrei controlli sia da parte di enti certificatori che dell’Ufficio Scolastico Provinciale, e sono obbligati ad attenersi agli stessi programmi ministeriali della scuola statale. Gli studenti, al termine dei cinque anni, sono poi sottoposti ad una commissione di docenti esterni, in parte o complessivamente, in base alle disposizioni ministeriali che variano nel tempo, per cui debbono essere preparati quanto i loro coetanei nella scuola statale. A sostegno di questo possiamo anche considerare il fatto che le valutazioni in uscita degli studenti del Liceo Alberti sono contenute e rispettose dell’effettivo valore dell’allievo, ma raggiunte sempre con grande soddisfazione: dal cento che talvolta emerge, al 60 magari ottenuto con grande sforzo, perché ogni studente deve avere le proprie opportunità e i propri obiettivi.